Il recupero dell’opera di Marone Marcelletti: per la costruzione di un’identità nella città contemporanea, in provincia di Macerata.

CS MC 01/2024

Lo spazio urbano è quel luogo in cui si costruisce una comunità. Quanto maggiore sarà l’articolazione di quello spazio tanto più sviluppate saranno le capacità della comunità che lo vive di affrontare le sfide che i tempi le proporranno.

Per convincersi di questa asserzione basta osservare con un po d’attenzione i nostri centri storici, in cui edifici e spazi aperti si compenetrano costruendo relazioni tra le parti e vedute che hanno segnato in maniera indelebile la storia urbana delle nostre città: botteghe e chiese; case, palazzi e piazze; porticati, corti e vie: singoli elementi che nel loro susseguirsi hanno costruito degli scenari urbani sempre differenti, caratterizzando e rendendo a loro modo riconoscibili le comunità che li hanno costruiti, che li hanno abitati.

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Il rilancio dell’entroterra attraverso il sistema integrato della montagna. Nuovi progetti con la solita vecchia logica: lo sfruttamento del territorio a danno delle generazioni future.

Rinnovamento degli impianti di risalita, nuovi alberghi, un impianto di glamping (da glamour + camping, per un campeggio di lusso) e, dulcis in fundo, piste da sci costituite da un manto in materiale sintetico per sciare anche d’estate, il tutto infarcito di concetti altisonanti, ripetuti allo sfinimento e non sempre in maniera corretta, quali sostenibilità, rigenerazione, trasversalità, bioarchitettura, tecnologie modernissime (riferito ad ogni elemento da realizzare), de-stagionalizzazione, turismo lento, “fare sistema”: questa è l’istantanea della presentazione del “sistema integrato della montagna”, la proposta di un nuovo sistema turistico per il rilancio del nostro entroterra con l’utilizzo di fondi del PNRR, tenutasi in pompa magna lo scorso 20 aprile a Sarnano, alla presenza, tra gli altri, del presidente regionale Francesco Acquaroli e del suo assessore alla ricostruzione Guido Castelli.

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Recupero dei centri storici quali portatori dei valori identitari della comunità che li abita: il nodo da sciogliere per una reale ricostruzione nei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016

CS MC 01/2022

Raccogliamo oramai quasi quotidianamente le innumerevoli iniziative messe in campo dal commissario per la ricostruzione Giovanni Legnini, iniziative tutte volte alla rinascita ed alla ripartenza dei territori colpiti dagli eventi sismici iniziati nell’oramai lontano agosto 2016. E proprio per la grande capacità di ascolto del commissario e della struttura da lui diretta nei confronti dei nostri territori, vorremmo provare a lanciare una proposta: la creazione di un laboratorio interdisciplinare per il recupero del centro storico di Visso.

Partiamo dalla recente notizia riguardo lo stanziamento di importanti fondi per l’avvio della rete universitaria per la ricerca e l’innovazione (la prima in Italia) che mette insieme gli atenei delle quattro regioni del cratere sismico attorno a quattro tavoli. Tra tali tavoli, quello gestito dalle università marchigiane, avente il titolo scienza e tecnica delle ricostruzioni.

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All’Italia che resiste!

Giovanni Angelo D’Antonio (Bolognola -MC, 1415-20/1481), Annunciazione e Cristo in pietà, 1455/56, particolare, conservato a Camerino, Pianocoteca e musei civici.

Con il sincero augurio che siano per tutte e tutti delle buone feste ed un felice anno nuovo.

il consiglio direttivo di Italia Nostra, sezione di Macerata

Il cordoglio di Italia Nostra per la morte di Desideria Pasolini dall’Onda, cofondatrice di Italia Nostra

Comunicato stampa

Roma, 30 ottobre 2021

Italia Nostra dice addio a Desideria Pasolini dall’Onda, scomparsa all’età di 101 a Roma, ultima cofondatrice di Italia Nostra. Con lei se ne va l’ultima firmataria dell’atto del 1955, sottoscritto anche da Umberto Zanotti Bianco, Elena Croce, Pier Paolo Trompeo, Giorgio Bassani, Luigi Magnani Rocca e Hubert Howard.

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